LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA A.S. 2020/2021

Emilia Ciampanella

Dirigente Scolastico

0

Dall’anno scolastico 2020-21, nella Scuola Primaria, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni nelle singole discipline, compresa l’Educazione Civica, avverrà con l’attribuzione di giudizi descrittivi. Le scuole hanno ricevuto le indicazioni operative attraverso una Ordinanza del Ministero dell’istruzione che qui si allega.

Ordinanza n.172 del 4 dicembre 2020

Linee Guida

I giudizi descrittivi da riportare nel documento di valutazione sono correlati ai seguenti livelli di apprendimento, in coerenza con i livelli e i descrittori adottati nel Modello di certificazione delle competenze, e riferiti alle dimensioni indicate nelle Linee guida:
a) In via di prima acquisizione
b) Base
c) Intermedio
d) Avanzato

Il comportamento viene valutato dai docenti della classe attraverso un giudizio sintetico. La valutazione del comportamento fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

La valutazione della religione cattolica, o delle attività alternative, a seconda della scelta dell’alunno, viene svolta dal relativo docente attraverso un giudizio sintetico sull’interesse mostrato dagli alunni per la materia e sui risultati raggiunti. Il giudizio è reso con una nota distinta.

Gli apprendimenti degli alunni sono oggetto anche di una valutazione esterna svolta dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (I.N.V.A.L.S.I). Le rilevazioni nazionali sugli apprendimenti si svolgono per le classi seconda e quinta della scuola primaria, entro il mese di maggio. Per le classi seconde, le rilevazioni sono finalizzate a verificare gli apprendimenti degli alunni in italiano e matematica, mentre quelle per le classi quinte comprendono anche l’inglese. Le prove di inglese devono essere coerenti con il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue.

Disposizioni speciali si applicano per gli alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) e per gli alunni ospedalizzati.

Gli alunni vengono ammessi alla classe successiva della scuola primaria e alla prima classe della scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

A seguito della valutazione periodica e finale, in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, la scuola avvisa tempestivamente le famiglie e autonomamente organizza specifiche misure e azioni per aiutare gli alunni a migliorare i loro livelli di apprendimento.

La non ammissione di un alunno alla classe successiva può avvenire solo in casi eccezionali con decisione presa all’unanimità dai docenti della classe e specificatamente motivata. Gli alunni non devono sostenere un esame conclusivo al termine della scuola primaria in quanto questa costituisce, insieme alla scuola secondaria di primo grado, un unico ciclo di istruzione denominato “primo ciclo”. La Costituzione italiana prevede gli esami finali solo al termine di ciascun ciclo di istruzione.

A seguito delle valutazioni periodiche e finali, l’alunno riceve la scheda personale di valutazione.

Chi si avvale dell’insegnamento della religione Cattolica, oppure opta per le attività alternative, riceve una nota descrittiva redatta dal relativo docente e consegnata separatamente, sull’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto che ne consegue.

La scheda di valutazione è consegnata in forma telematica e può essere accompagnata da un colloquio esplicativo.

Al termine della scuola primaria gli alunni ricevono una certificazione delle competenze acquisite. La certificazione delle competenze fa riferimento al ‘Profilo dello studente’, incluso nelle Indicazioni nazionali per il curricolo, che descrive le competenze disciplinari e di cittadinanza che un alunno dovrebbe possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Inoltre, la certificazione delle competenze fa riferimento alle otto competenze per l’apprendimento permanente definite a livello europeo (2006/962/EC) e tengono conto anche di importanti competenze sviluppate dall’alunno attraverso l’apprendimento non formale e informale. Le competenze sono valutate attraverso la scala su quattro livelli, sopra riportati, ognuno dei quali decritto con indicatori esplicativi. Le scuole redigono la certificazione.

Il Ministero ha fornito alle scuole un modello valido su tutto il territorio nazionale per la certificazione delle competenze (allegato A al D.M. 742/2017).

L’Istituzione scolastica sta già lavorando sulla elaborazione  dei criteri di valutazione, da inserire nel piano triennale dell’offerta formativa.

Seguiranno aggiornamenti.